Mi riaggancio alla discussione da altro tpoic, in base al corretto invito di taunus75. Per le americane d'epoca ( che peraltro io adoro) , oltre agli svantaggi dei consumi e delle dimensioni già segnalate, potrete evincere che in questo momento ci sono altri svantaggi più gravi, leggendo l'articolo a pag. 5 di ruoteclassiche, intitolato " La passione non è una colpa". Riassumo in due righe per i non lettori ( che giustamente non vogliono comprare la rivista ), ma la gravità del fatto in sè, può essere percepita solo dalla lettura integrale dell'articolo. Un Commissario Tecnico Nazionale Trasporti Civili, nominato dall'ASI possiede, con la moglie, 20 auto americane storiche. Vengono convocati, lui e la moglie, presso la Guardia di Finanza, ed interrogati in camere separate. E fin qui...Gli vengono verbalizzati ai fini del redditometro i mezzi , non come storici, ma in base alla data d'immatricolazione riportata sulla carta, che è in realtà quella di reimmatricolazione in Italia .
Non è possibile: quando la vettura viene importata dagli USA ed immatricolata in italia viene riportata a libretto la data di prima immatricolazione nello stato estero, e quella fa fede!
Però questa cosa bisogna chiederla espressamente, perchè ho visto che non sempre le agenzie lo fanno di default.
Io nel libretto del Trans Am ho fatto mettere, oltre all'anno di prima immatricolazione, anche la vecchia targa tedesca della vettura, e quando questa estate ho importato il CJ dall'Arizona ho fatto appositamente mettere a libretto la data di prima immatricolazione in USA.
Mi sembra strano che un commissario ASI non sappia queste cose....