Messaggioda thunderbird » giovedì 5 aprile 2012, 18:06
Mi riaggancio alla discussione da altro tpoic, in base al corretto invito di taunus75. Per le americane d'epoca ( che peraltro io adoro) , oltre agli svantaggi dei consumi e delle dimensioni già segnalate, potrete evincere che in questo momento ci sono altri svantaggi più gravi, leggendo l'articolo a pag. 5 di ruoteclassiche, intitolato " La passione non è una colpa". Riassumo in due righe per i non lettori ( che giustamente non vogliono comprare la rivista ), ma la gravità del fatto in sè, può essere percepita solo dalla lettura integrale dell'articolo. Un Commissario Tecnico Nazionale Trasporti Civili, nominato dall'ASI possiede, con la moglie, 20 auto americane storiche. Vengono convocati, lui e la moglie, presso la Guardia di Finanza, ed interrogati in camere separate. E fin qui...Gli vengono verbalizzati ai fini del redditometro i mezzi , non come storici, ma in base alla data d'immatricolazione riportata sulla carta, che è in realtà quella di reimmatricolazione in Italia . Vede notificare ad esempio "Chevrolet pic up 28.02.2012 valore 78.248,64. Spiega che il pick up è dell'88 e vale 4000, forse 5000 euro, ma la cosa non interessa a nessuno. A questo punto il valore del bollo ai fini fiscali diventerebbe quello normale e non 28.40 euro per veicolo d'interesse storico. In qualità di commissario spiega anche questo, ma non interessa a nessuno. Il resto leggetelo voi., ma non vi preoccupate perchè con un buon avvocato , che non è gratis, secondo me questo signore fra un paio d'anni se la caverà e poi, disgustato, venderà tutte le auto. Non aggiungerò una parola su questa vicenda. Ciascuno tragga le considerazioni che vuole. Non sono tipo che si scandalizza per due minigonne, mi scandalizzo per queste cose sulle quali tutti bonariamente tacciono.