Messaggioda Pugacioff » lunedì 31 ottobre 2011, 23:49
Cito dal "Dossier Capri" pubblicato su Ruoteclassiche n° 148 del marzo 2001:
"Nel '60 la Ford tedesca aveva allestito una roadster "Mustang 1" con motore V4 centrale e la Ford inglese la spider "Saxon" ispirata alla "Thunderbird". Il fatto che avessero 2 posti soli precluse lo sviluppo di entrambe. I tedeschi ci riprovarono con la "Special", una 2+2 a motore centrale e carrozzeria di plastica, gli inglesi con la "GBX", una quasi 4 posti che destò un certo interesse da parte della Ford USA. La filiale tedesca non si arrese e allestì una coupè a trazione posteriore che chiamò "Taunus GT" ma la direzione americana decise di concentrare le forze sulla "GBX", chiamando inglesi e tedeschi, per la prima volta, a collaborare. Il progetto, diventato maturo, cambiò nome in "Colt" ed entrò nei programmi generali della Ford. Solo allora arrivarono i pianificatori, gli analisti di mercato e gli ingegneri, che fissarono i vincoli del progetto: carrozzeria sportiva, vistosa e accattivante, almeno 4 posti, un bagagliaio capace, ampia scelta di motori ed equipaggiamenti, prezzi molto competitivi. Una delle ultime modifiche riguardò i finestrini posteriori: curvi invece che trapezoidali perchè i passeggeri non subissero l'effetto "paraocchi". A quel punto, la "Colt" cambiò il nome in "Capri": era l'ottobre del 1966."
Su Quattroruote n° 171 del marzo 1970, oltre alle prove su strada delle GT XLR 1700 e 2300, ci sono 2 pagine (124-125) dedicate alla genesi della Capri con foto delle succitate "Special", "Taunus GT", "GBX" e "Colt". Queste 2 pagine non sono state riprodotte nella ristampa di queste prove su strada nel volumetto di Quattroruote collection uscito nel 2009 in allegato al modellino della Capri.
Pugacioff
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"Quante cose abbiamo visto a cavallo di una Ford..."
("Okay ma sì va là", Nuovi Angeli, 1971)