http://www.vespaforever.net/articolo60.htm
Partendo da questo come ricerca mi sembra di aver capito un paio di cosette.
Che questa legge in pratica riconosce solo le auto che un ENTE MORALE riconosce e certifica come tali.
Ma attenzione questo vale in Italia, tranne per due regioni, dove alcuni ricorsi hanno dimostrato che in realta' che e possibile AUTOCERTIFICARE il proprio mezzo senza che quell' ENTE MORALE ci metta la firma, e incassi (tra l'altro) qualcosa. :roll:
Poi altra cosa che ho realizzato solo oggi e che sempre quell'unico ENTE MORALE rilascia il famoso foglio di identita'che attesa la storicita' dell'auto, e questo GRATUITAMENTE agli iscritti.
Quindi per forza mi devo iscrivere una volta, per avere l'attestato di storicita' e con quello uno sarebbe a posto.

No', perche' se vuoi avere una assicurazione (convenzionata, ma anche non convenzionata!) non basta l'attestato, ma anche la tessera del club.
Quindi ogni anno devo versare una quota al club per far valere l'attestato, che del resto non ha una sua scadenza e che e' sempre valido, ma da solo non serve a niente... :|
Quindi da una parte posso avere accesso ad agevolazioni che la legge consente, ma senza aver pagato qualcosa a quel club/ENTE MORALE.
E in fin dei conti e' sempre un risparmio nelle tasche, ma ci sono altre realta'.
In alcune vecchie discussioni, si parlava di altri club, meno riconosciuti di quell'ENTE MORALE, che ad ogni modo forniscono un servizio che va' incontro al socio, sempre un certificato di storicita', quindi convenzioni speciale per assicurare il veicolo ecc. ecc.
Fino all'anno scorso alcuni club erano piu' economici, non solo nella quota annuale, ma anche nelle formule assicurative e della validita'(o meno)del certificato di storicita'. e avevano le porte abbastanza aperte a tutti.
Vista pero' la situazione "anomala" di mezzi storici "neo-ventennali" usati quotidianamente e che causano sinistri come, se non di piu' delle altre vetture in strada i club storici hanno chiuso le porte e quasi a doppia mandata.
La prima spostando in avanti l'eta' "matura" per un'auto d'epoca da 20 anni ad "almeno 26".
La seconda aumentando il premio RCA su quasi tutte le compagnie, che come dicevo possono essere convenzionate con i club.
C'e' quindi un intreccio tra la legge, il metterla in pratica, questi club o ENTI MORALI, e le assicurazioni.
Ovviamente sollevero' un vespaio, ma tutto questo giro come dicevo in altre discussioni non mi piace e non mi sembra per niente legale.
Tutto perche' ci sono in mezzo interessi tra tutti gli attori di questa scenetta.
Da quest'anno poi ci saranno ancora cambiamenti con possibili liberalizzazioni dei mercati assicurativi (sentivo dire oggi che potrebbero anche espandersi al ramo assicurativo), uguali tariffe in tutta Italia, e sconti annuali per i guidatori virtuosi.
Per quello che riguarda i CLUB, son sempre pochi e si contano sulle dita di un mano e non tutti riescono a far riconoscere il proprio attestato di storicita' alla pari di quell'ENTE.
Ma visti i ricorsi al TAR per quel che riguarda l'autocertificazione dei veicolo storici, si puo' sperare che presto questo "circolo chiuso" si apra un pochino...
Io per adesso son riuscito a trovare uno di questi CLUB che per poche centinaia di euro promette di assicurare il veicolo (non ci sono le famose liste dei modelli SI e dei modelli NO), di ricevere l'attestato e pagare passaggio ridotto, bollo ecc.
Il mio amico ci tiene alla storicita' dell'auto e anche se una comune utilitaria voleva "salvarla" prima, ricondizionarla poi e infine iscriversi a quel CLUB che gli ho trovato.
Era un discorso per sapere che ne pensate voi, che magari avete un club
