Riscaldamento del collettore di aspirazione.

in questa sezione si discutono i dati tecnici generali e gli aspetti meccanici quali: motore, organi della direzione, sistemi di raffreddamento, freni, marmitte, dispositivi ausiliari (pompe...)
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aldo56
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Riscaldamento del collettore di aspirazione.

Messaggioda aldo56 » martedì 5 maggio 2015, 13:01

Ciao a tutti.
Mi sono messo a rivedere il circuito di raffreddamento della Geppina.
Ho già posto un quesito specifico per quanto riguarda l'esclusione estiva del radiatore.
Ho visto anche la mandata del circuito di raffreddamento fino ad un piccolo serbatoio interno al collettore di aspirazione. Non ne capisco l'utilità...
Ho passato una parte della mia vita pilotando aeroplani ad elica con motori a scoppio aeronautici, raffreddati ad aria, marca Lycoming. Per avere il massimo delle prestazioni, sempre utile (particolarmente al decollo), si cerca di aspirare l'aria più fredda possibile, quindi più densa possibile, quindi più ricca di ossigeno possibile, prendendo l'aria sul fronte davanti al motore. In questo modo la velocità dell'aereo produceva anche un leggero effetto "turbo"...
C'è solo un momento in cui si riscalda l'aria di aspirazione, solo nel caso di alimentazione a carburatore, per evitare il ghiacciamento dello stesso (tipicamente in fase di atterraggio).
Mi è capitato di azionare il riscaldamento del carburatore in volo, sempre riscontrando un calo sensibile delle prestazioni...
Tornando a bomba: perché diavolo scaldiamo l'aria in aspirazione al motore?
Perché, d'inverno, si orienta l'ingresso dell'aria al filtro sul collettore di scarico, con il chiaro intento di scaldarla? Mah...
Scusate la lunga premessa, grazie per ogni commento. A presto!

Malbo Capri
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Re: Riscaldamento del collettore di aspirazione.

Messaggioda Malbo Capri » martedì 5 maggio 2015, 17:44

il tubo entrata aria si orienta sul collettore di scarico in inverno per due motivi :
il primo è perchè il motore deve entrare in temperatura il prima possibile
il secondo motivo è perchè se è veramente freddo si potrebbe ghiacciare la benzina in aspirazione .

BARDIGIANO
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Re: Riscaldamento del collettore di aspirazione.

Messaggioda BARDIGIANO » martedì 5 maggio 2015, 20:56

Nei nostri motori, per nulla spinti, si è preferito prestare maggior attenzione al funzionamento il più regolare possibile, penalizzando le prestazioni.
Più che la benzina sono le molecole di acqua che potrebbero gelare o condensare causando qualche problema, facilmente risolvibile con una buona messa a punto.
Personalmente preferisco lasciare le cose come stanno.

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stefano spider
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Re: Riscaldamento del collettore di aspirazione.

Messaggioda stefano spider » giovedì 7 maggio 2015, 14:16

all'interno del venturi del carburatore, durante l'espansione, si produce un brusco raffreddamento della miscela e questo potrebbe comportare la condensazione della benzina con improvviso smagrimento della miscela...ecco perchè si tende a riscaldare l'aria!
negli aerei ci sarà qualche altro sistema!

hansjorg
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Re: Riscaldamento del collettore di aspirazione.

Messaggioda hansjorg » giovedì 7 maggio 2015, 21:06

Aldo, quella dell'aria prescaldata la posso capire' anzi l'ho sentita anni dietro con la Fiesta. D'inverno attorno a 0 gradi in ripresa andava a singhiozzi e aveva un andamento irregolare. Dopo aver girato il becco dell'aspirazione aria verso il colettore andava tutto liscio. Pero', come dici giustamente tu, il riscaldare il colettore d'aspirazione lascia un po' perplesso, perche' lo facciamo sempre, anche' in piena estate, un controsenso se pensiamo ai intercooler dei motori turbo. Loro rafreddano l'aria aspirata e noi la scaldiamo. :shock: Questo e' ancora un tema di approfondire. ;)

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aldo56
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Re: Riscaldamento del collettore di aspirazione.

Messaggioda aldo56 » venerdì 8 maggio 2015, 8:32

Stefano e Hanjorg, grazie per i vostri commenti
Sono d'accordo con quanto scrivete, tipico del funzionamento del carburatore, questo spiega la necessità di spostare il becco del ingresso d'aria sul collettore.
Giustamente negli aeroplani la situazione è diversa: il loro motore non gira mai al minimo, tranne che per la manovra di atterraggio.
La manovra di riscaldare l'ingresso dell'aria al carburatore è fatta giusto per evitare che, proprio con la farfalla quasi chiusa (motore al minimo appunto per l'atterraggio) si crei quella condizione molto pericolosa della formazione del ghiaccio che, bloccando l'afflusso della miscela aria/benzina, spegne il motore e quindi non permette l'eventuale riattaccata :o
Al contrario non vedo la necessità di riscaldare il collettore di aspirazione! Purtroppo non ho la possibilità di escluderlo per qualche prova perché trattasi del ritorno del percorso esterno del liquido si raffreddamento, dopo aver servito il radiatorino del riscaldamento (ed il polmone del GPL per quelli che hanno l'impianto a gas).
E' innegabile, comunque, che l'aria di ingresso al motore debba essere la più fredda possibile per poter contenere la massima quantità possibile di Ossigeno. In altre parole, quando i nostri motori sono caldi è come se viaggiassimo in montagna...chissà perché??!!
Saluti a tutti

hansjorg
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Re: Riscaldamento del collettore di aspirazione.

Messaggioda hansjorg » venerdì 8 maggio 2015, 21:28

Non sara' finita qui ,le indagini proseguono. ;)


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