Messaggioda gfratus » venerdì 9 agosto 2013, 13:57
A CHI CI VA , BUONE VACANZE , per chi invece no,non rimane che sognare,sognare di essere a bordo della nostra LEI(leggi DATATA FORD), compagna in gioventù di tante scorribande che ogni tanto affiorano alla mente ricordandoci i bei tempi che furono.Giornata stupenda, cielo azzurro e un filo di vento, temperatura prossima ai 30: goccioline di sudore scendono sulle guance come lacrime di chi l'aria condizionata l'ha lasciata montare agli "sboroni",preferendo ,ai tempi,cerchi in lega o gomme ribassate.Il vetro abbassato solo un dito fa entrare un filo d'aria e tutto il fruscio di specchietti e sgocciolatoi,di rimando lo stereo8 inonda l'abitacolo con alcune canzoni di Battisti creando la giusta atmosfera.Il nastro d'asfalto scivola pigramente sotto le ruote di LEI che, sorniona, macina chilometri su chilometri.In lontananza, sul ciglio della strada, una figura esile sormontata da una chioma bionda e ai piedi uno zaino pieno di vita tiene in bella mostra un cartello con su scritto "vado dove va LEI". Istintivamente il piede destro si sposta a sinistra e LEI rallenta con fare malizioso.Apro la portiera di destra e si accomoda ringraziando con un accento nordeuropeo.Si riparte e LEI sa dove andare.Il tempo e la strada si consumano fra domande" da dove vieni, come ti chiami, dove vai " e finalmente fa capolino a poca distanza una fetta di mare liscio come l'olio che fa da specchio ad un cielo terso.I pochio attimi che ci separano dalla meta sembrano durare all'infinito, anche il brontolio di LEI sembra cambiare tono e aumentare i giri.Un grande albero con le sue ombrose fronde offre il meritato riparo a LEI, di fronte ad una rada di sabbia bianca.Scendiamo dall'AUTO e mentre corriamo verso i flutti ci liberiamo dei pochi e d ingombranti abiti.Fra mille spruzzi il mare ci accoglie nelle sue grandi braccia e ci coccola, i nostri corpi sembrano leggeri mentre ci esibiamo in numeri che la terraferma ci proibisce, fusi nel nulla e parte unica del tutto.Un lungo e romantico abbraccio ci coglie come reazione naturale a mo' di aperitivo per quanto la chimica dei corpi si appresta a consumare.Un colpo di clacson richiama istintivamente l'attenzione: poi due , poi tre.....poi il ritmo diventa familiare.La sveglia ci richiama alla quotidianità.Il sogno sbiadisce lentamente e non rimangano che i ricordi, le nostre gioie e LEI.....